Tutte noi desideriamo essere felici, avere successo, fare quel qualcosa in più. Qual è il modo migliore e soprattutto più etico e rispettoso?
Se esiste un decalogo con i consigli pratici da adottare per essere ‘più noi stesse’ e realizzarci, probabilmente state per leggerlo nelle prossime righe. Abbiamo infatti intervistato Luca Stanchieri, che oltre a essere Presidente della Scuola di Coaching Umanistico, ha anche scritto un libro dall’interessante titolo, Scopri le tue potenzialità e libera i tuoi talenti con il coaching umanistico.
Durante l’illuminante chiacchierata con lui, ha annullato preconcetti, sfatato falsi miti.
E ci ha regalato consigli semplici da mettere in pratica, per togliere quel velo di negatività o apatia che ogni tanto (spesso) ci impedisce di gioire, di essere felici. La prima cosa che abbiamo scoperto è che la nostra felicità può e deve andare di pari passo con quella degli altri, il che significa, in poche parole, che dobbiamo essere un pochino più generosi con le persone che sono importanti per noi.
Abbiamo preso nota di tutto quello che Luca Stanchieri ci ha raccontato. Ecco, qui di seguito, il suo decalogo
1. Esercitare l’immaginazione visualizzando noi stesse nel futuro, come persone realizzate e felici. Si chiama ‘allenamento della visione’: una volta la settimana, troviamo del tempo per immaginarci così e scriviamo cosa vediamo, oppure rappresentiamolo con un disegno. Diamo spazio alla nostra creatività, possiamo anche usare ritagli di giornale, canzoni, qualsiasi cosa. Creiamo il nostro diario del futuro, senza minimamente preoccuparci di come realizzeremo i nostri progetti. Ora, l’importante è immaginarli.
2. Pensiamo ora invece al passato. Focalizziamoci sui momenti e le circostanze in cui possiamo affermare di avere fatto bene a prendere una certa decisione, perché le conseguenze sono state positive e ci hanno dato ragione.
3. Sentiamoci libere di puntare in alto. Rendiamoci conto che il desiderio di autorealizzarci (= essere felici) è legittimo, soprattutto se qualcuno nel nostro ambiente o in famiglia ci consiglia di ‘lasciar perdere’, non rinunciamo ai nostri obiettivi.
4. Quando, sul lavoro, ci viene un’idea, nutriamola e trasformiamola in un progetto: mostriamolo, sottoponiamolo all’attenzione delle persone giuste, non vergogniamoci pensando che stiamo mettendo in mostra noi stesse, stiamo semplicemente e legittimamente proponendo una nostra opera.
5. Capiamo la differenza tra mestiere, carriera e vocazione. Per essere felici professionalmente, si dovrebbe fare ciò che si ama. Le persone felici sono quelle che riescono a fare della loro vocazione anche il loro lavoro: in questo ci aiuta la tecnica del ‘job crafting’: suddividiamo il nostro lavoro in compiti e relazioni e diamo la priorità a ciò che ci dà più soddisfazione. Non incaponiamoci con quello che non ci piace…
6. Vediamo ora come affrontare le persone negative (lo state leggendo pensando a come lo direbbe Alberto Angela, vero?). il concetto chiave è ‘sottrazione’: dobbiamo semplicemente sottrarci al loro gioco. Ignorarli. Interrompere il meccanismo. Basta. Questo vale sia sul lavoro sia nelle relazioni con tutti gli altri. A questo proposito, vi segnaliamo l’illuminante libro “Come liberarti dagli stronzi e trovare soddisfazione sul lavoro”, sempre del nostro guru.
7. Veniamo ora ai nostri affetti. Prendiamo consapevolezza di chi ci è più vicino disegnando la ‘mappa dei sentimenti’: noi al centro di un cerchio, all’interno del quale collochiamo ogni persona a seconda di come la sentiamo vicina.
8. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno donato amore. Scriviamo loro una lettera, un biglietto, in cui scriveremo anche il motivo, il perché ci stiamo rivolgendo a loro.
9. Doniamo alle persone che amiamo. Regaliamo qualcosa che non soltanto farà piacere, ma che le stupirà. Ci renderemo conto di come sia bello non solo ricevere, ma anche dare.
10. Ed ecco, infine, l’ultimo consiglio, quello ‘ultimate’, il Consiglio con la C maiuscola. Dobbiamo scoprire l’oggetto del nostro amore e renderlo felice. Perché donare felicità è il modo migliore per essere felici.
L’articolo di Luca Stanchieri pubblicato su Vanity Fair.
https://www.vanityfair.it/benessere/what-women-want/2018/09/19/come-migliorare-se-stessi