Jasmin Paris è la donna più veloce del mondo su lunghe distanze. Ricercatrice e veterinaria, Jasmin ha vinto la Montane Spine Race correndo 431.3 km in 83 ore, arrivando al traguardo 13 ore prima del secondo, un uomo, e battendo il record mondiale di 12 ore. La storia di questa sua gara è incredibile. Luca Stanchieri l’ha raccontata in un articolo sull’Huffington Post (https://www.huffingtonpost. it/luca-stanchieri/viaggio-nella-testa-di-jasminparis-la-storia-vera-dell-essere-umano-piuveloce-del-mondo_a_23657664/). Noi di Omega l’abbiamo contattata per un’intervista su Skype. Il giorno dell’intervista ci ha accolti virtualmente nella sua casa di Edimburgo, dopo aver accompagnato la figlia al nido. Nessun ornamento, nessuna finzione. Genuinamente lei e la sua vita. Nell’inquadratura uno stendino con i panni appesi, la confusione e i colori di una casa vissuta. Lei, un bellissimo sorriso timido e genuino, una voce forte e determinata e un po’ di ritrosia.
Come hai scoperto la tua vocazione per medicina veterinaria?
Fin da quando ero piccola sapevo di voler diventare un veterinario. Mi piacevano gli animali ed ero interessata alle malattie. Ora mi occupo sia del lavoro in clinica che di ricerca. Ho scelto di fare ricerca perché mi piace cercare delle risposte a domande che possano fare la differenza a lungo termine. Lo trovo stimolante ed eccitante. Se attraverso il lavoro in clinica sento di aiutare sul breve e medio periodo, con la ricerca invece sento di poter fare la differenza sul lungo periodo.
Nel tuo lavoro, ti poni obiettivi così come fai nello sport?
Nel lavoro di ricerca abbiamo degli obiettivi che consistono nel rispondere alle domande che ti sei posto e a trovare soluzioni. Nel lavoro in clinica invece gli obiettivi sono quelli di riuscire ad aiutare gli animali e i loro proprietari come meglio puoi. Rimandano al senso e al significato del nostro lavoro e alla passione con cui lo facciamo ogni giorno.
Qual è stato il tuo percorso professionale?
Sono diventata una veterinaria nel 2008 e sto facendo ricerca da 2 anni a questa parte. Come aspirazione professionale, ho più o meno un’idea di dove vorrei arrivare, ma mi piace essere un po’ flessibile perché non sai dove la vita ti può portare. Non ho un’idea fissa e definita di dove la mia carriera mi porterà. Preferisco scoprire cosa mi riserva il futuro. Il mio metodo è fare ciò che amo e ciò che amo è una scoperta, un incontro, un’opportunità che va ricercata con perseveranza.
Cosa suggeriresti alle persone che dicono di non avere mai abbastanza tempo?
Potrebbe suonare come un cliché, ma penso che quando qualcuno vuole fare veramente una cosa, è incredibile quanto tempo riesce a trovare per farla. La prima cosa è scegliere qualcosa che vuoi fare veramente, perché questo rende tutto più semplice. La seconda cosa è tagliare i tempi morti. Ad esempio, noi in casa non abbiamo la tv. Si perde molto tempo con la televisione. La terza è la combinazione creativa del tempo. Quindi parte del mio allenamento fa parte del tempo dedicato alla mia famiglia. Per esempio, spesso andiamo a fare trekking con la mia bimba nello zaino. Devo dire che sono anche molto fortunata perché ho una famiglia che mi supporta. Mia mamma abita vicino a me e mi dà una mano a badare a mia figlia e mio marito fa lo stesso.
Quali sono i valori principali che hai nello sport, al lavoro e nella vita?
Mi piace essere felice e anche far felice le altre persone. È importante per me che le persone che mi circondano siano felici anche loro. Per quanto riguarda lo sport, mi piace davvero e questo è in parte il motivo per cui lo faccio bene. Mi piace genuinamente farlo ed essere all’aperto. Per questo corro sulle colline, mi immergo nella natura (ndr i suoi allenamenti si svolgono in Scozia), amo vedere le albe e i tramonti mentre corro, sentire i profumi e adoro correre quando fa freddo! Se fosse uno sport da fare per strada, non correrei perché non mi piacerebbe. Sono molto motivata e ambiziosa, anche competitiva e abbastanza determinata. Se faccio qualcosa, la faccio al massimo. Sono un po’ una perfezionista sul lavoro e in tutto quello che faccio. O non lo faccio, o se decido di farlo lo faccio al meglio. Non c’è una via di mezzo.
Cosa ti spinge a fare queste enormi fatiche?
È una domanda difficile a cui rispondere. Lo faccio perché mi fa sentire viva. Non mi piace l’idea di stare nella media facendo passare la vita senza qualcosa di particolarmente significativo che spicca. Trovo che sia divertente sfidarsi. Anche i momenti più difficili sono divertenti. Penso che questi momenti ti portino ad esplorare le tue potenzialità, a sentire che stai vivendo, a esplorare i tuoi limiti, a superarli e a trovarne di nuovi. È sfidante capire quanto in là ti puoi spingere. È eccitante e gratificante. Non so se le persone che di solito mi fanno questa domanda riescano davvero a capire la risposta. Esplori i tuoi confini, senti che stai vivendo.
Hai modelli di ispirazione?
Direi Angela Mach che corre nel nostro running club e Helen Diamantidis. Helen è stata la prima donna che ha corso delle gare esclusivamente dedicate a uomini. Un cambiamento epocale per le donne. Ha modificato i confini che stabilivano ciò che le donne potevano e non potevano fare. Non sono interessata a seguire le celebrità, ma trovo queste due persone di ispirazione, nonostante non siano persone che mi hanno guidato per fare questa corsa. Corro unicamente perché amo farlo.
Cosa significa per te praticare questo sport?
Correre mi dà un senso di libertà. Sento l’adrenalina, in particolare quando corro in discesa e veloce! Quando faccio una corsa, mi sento bene solo per il fatto di correre. Quando faccio una corsa lunga e corro, corro, corro, entro in uno stato meditativo e smetto di pensare.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
A giugno andrò in Portogallo a fare una breve corsa per il Campionato Mondiale con il team Britannico e ad agosto correrò una lunga gara con mio marito chiamata PTL, Petit Trotte à Leon. Ho anche altri progetti che però non riguardano la corsa. Per quanto riguarda i progetti di vita, ne ho, ma non vorrei parlarne in pubblico.
Auguri Jasmin! E in Bocca al Lupo per i tuoi progetti, anche per quelli che tieni per te!