Siamo con te, Alex.
Alex Zanardi sta lottando, di nuovo. Ha avuto un terribile incidente con la sua handbike, ora è in terapia intensiva e le sue condizioni sono critiche. Ci preme essere vicino a lui e alla sua famiglia come Scuola e come esseri umani. Come tanti, personalmente ho avuto modo di conoscerlo in una gara, il mio primo Ironman, una prova che sfida la fatica immane guardandola in faccia. La sua presenza infondeva carica, entusiasmo, energia a ognuno di noi. La paura di non farcela, che come una tenaglia ti stringeva le viscere, svaniva quando lo vedevi passare col sorriso profuso con generosità verso ognuno di noi (suoi compagni, non certo avversari) che si trasformava in sguardo determinato e concentrato nell’imminenza della gara. Quando lo vedemmo uscire dalla prova di nuoto per inforcare la sua handbike, ci diede un entusiasmo tale da trasformare la paura in grinta.
Alex ha trasformato lo sport in un’arena di riscatto e di trascendenza. Ora sta lottando di nuovo, e non è una gara sportiva, ma un agone dove la partita si fa ben più seria. Alex è un simbolo e un simbolo incarna sempre un significato sentimentale. Ha trasformato un incidente in un’opportunità. Ha fatto dello sport un campo di riscatto. Ha dimostrato che la sofferenza è affrontabile e il dolore superabile. E lo ha raccontato: nel ciclismo, nel triathlon, nell’Ironman. Le sue gesta, i suoi sorrisi e le sue parole sono sempre state intrise di humor, di simpatia e di leggerezza, pura poesia che toccava il cuore. Alex è soprattutto simbolo di speranza e creatività. Il suo insopprimibile amore per la vita e la sua vocazione per lo sport inteso come arte della bellezza atletica ci insegna ogni giorno quali e quante risorse abbiamo a disposizione. Prima fra tutte la nostra creatività, quella facoltà e potenzialità squisitamente umana che ci permette di scovare soluzioni, di costruire opere maestose trasformando le macerie in nuove materie prime, di trasformare i disastri in imprese epiche.
In questi momenti, sono convinto, lo voglio essere, che un sentimento corale di vicinanza e affetto possa dare ad Alex quella forza in più per uscire di nuovo felice da questa condizione drammatica. Immagino pensiero e sentimento di moltitudini sincere trasformarsi in energia rigeneratrice e riparatrice, una sorta di restituzione e di riconoscimento, di amore e di gratitudine verso un uomo che si è fatto simbolo leggero, umano e trascendente al tempo stesso. In questi momenti vorrei con tutto il cuore che l’amore che Alex ha seminato possa tornargli trasportato dal vento e metabolizzato dal suo respiro, come energia virtuosa e utile alla sua guarigione immediata.
Alex ha creato e diffuso la potenza umanistica della solidarietà, del sostegno, della vicinanza spirituale che si libra e riesce a farsi forza vitale, generatrice e rigeneratrice. In ogni impresa e in ogni sorriso, l’abbiamo sentita, vissuta, metabolizzata. Ora vogliamo che arrivi a te, di nuovo, Alex, siamo con te e speriamo che questo nostro pensiero e affetto sincero possa esserti utile come il tuo è stato per noi.
Luca