Una gran bella idea!
Ognuno ha dei sogni e non solo quando dorme. Sono sogni ad occhi aperti, immagini vivide che si trasformano in obiettivi. In questi anni ho visto visioni trasformarsi in contratti di ricerca e insegnamento, piani di studi fondati su vocazioni, imprese sportive dall’alto profilo valoriale, start up innovative create da ex manager, posti di lavoro conquistati e avanzamenti di carriera che apparivano impossibili, riorganizzazioni fondate su benessere organizzativo e risultati di eccellenza, ma anche persone che hanno rotto con la solitudine, relazioni di amore armoniche con i sentimenti, adolescenti che sono diventati sereni, padri che hanno scoperto nuove identità di genere e di ruolo, donne che hanno aperto varchi di tempo libero per la cura di sé e la loro autorealizzazione complessiva. Percorsi magnifici e straordinari di cui sono stato testimone, forse anche dando un piccolo contributo come coach. Ma nonostante i successi negli anni mi sono accorto che serpeggiava un sentore di fondo, misterioso e inquieto. L’ho percepito ma non focalizzato, per tanto tempo. In questi successi c’era un’insufficienza. Non una mancanza, ma un’esigenza sottesa e non esplicitata. Continua sul blog di Luca Stanchieri…